La primavera a Seggiano
1 /12
Sabato 19 e domenica 20 marzo, Seggiano, caratteristico comune alle pendici del Monte Amiata, in provincia di Grosseto, ha festeggiato le giornate di primavera 2016 promosse dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Grosseto, in collaborazione con la Fondazione Le Radici di Seggiano, il Comune di Seggiano, il patrocinio della Provincia di Grosseto, Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetano, Lions Club Amiata e Regione Toscana. E’ stato un weekend di escursioni, alla scoperta di un territorio ricco di spiritualità, castelli, archeologia industriale, splendidi paesaggi ed eccellenze enogastronomiche.
Il viaggio è iniziato con la visita guidata alla Ferriera ed il Mulino della Lama, situati prima del Ponte di Bugnano per chi proviene da Arcidosso, in direzione Seggiano.
Pezzo da novanta della vecchia struttura la imponente Tromba Idroeolica che si può in sintesi definire un mantice idraulico che, sfruttando un salto dell’acqua di circa 10 metri, produceva un potente soffio d’aria no stop per le fucine. Il principio del funzionamento è antichissimo e qualcuno azzarda ad attribuirlo all’inventiva di Leonardo. Come molte cose belle, utili e di valore presenti sull’Amiata anche l’acqua del Bugnano andò a rimpinguare gli acquedotti di Grosseto e Siena lasciando la ferriera a secco e inattiva. Il maglio, che aveva battuto per secoli in quel luogo, venne trasferito a Piombino.
Altro gioiello prezioso il Molino del Vivo, sulla provinciale amiatina, che sfruttava l’energia idraulica dell’omonimo torrente.
A differenza della ferriera il vecchio molino è stato conservato egregiamente ed è tuttora funzionante e attivo.
Il panorama delle giornate di primavera si è ulteriormente arricchito con l’apertura delle porte del santuario della Madonna della Carità, della Chiesa di San Rocco, inserita nel percorso del museo itinerante dell’olio, del vecchio frantoio con le antiche attrezzatura per la molitura delle olive al suo interno, del Cisternone, dove sono “appese” le radici dell’olivo intelligente.
Classiche ciliegine sulla torta, l’antico Castello del Potentino,di epoca medievale, costruito intorno all’anno mille, ancora perfettamente conservato e la chiesina di Santa Maria in Villa all’interno del Podere Santa Maria. Edificio che conserva al suo interno un affresco del XIII secolo di scuola senese raffigurante la Madonna col bambino e un affresco del 1668 di Francesco Nasini.