Sono anni che, prima su un periodico locale, poi sulla pagina Facebook, denuncio lo stato di assoluto degrado e di pericolosità in cui versa un’importante arteria che collega Roma a Viterbo: la Cassia bis o Veientana. Buche di ogni tipo e grandezza, avvallamenti, dossi, discariche abusive nelle poche aree di sosta esistenti, allagamenti durante le giornate di pioggia… mettono a rischio l’incolumità di migliaia di pendolari che quotidianamente percorrono la strada regionale. Per anni, nonostante le solite promesse, l’Astral (che ricordo dipende dalla Regione Lazio) ha eseguito sporadici interventi su alcuni tratti, senza risolvere il problema di fondo: ancor oggi la Cassia bis è una sorta di mulattiera che a mette a dura prova le capacità di guida di chiunque. Gli automobilisti per evitare buche, dossi e avvallamenti sono costretti a improvvisi cambi di direzione. Se non si conosce bene il percorso, c’è il rischio concreto di danneggiare il veicolo e, soprattutto, di provocare incidenti. Sicuramente le buche che presenti sulla Cassia bis non hanno nulla da “invidiare” a quelle della Capitale (anzi!!!), di cui però si fa sempre un gran parlare…