Sono un italiano che vive in Brasile dal 2013, ed ho deciso di cominciare a raccontare la mia versione di questo paese/continente troppo grande, troppo fertile, troppo ricco, troppo povero con una discendeza europea fortissima (sempre più lontana) ed una influenza nordamericana inevitabilmente stimolante e soffocante allo stesso tempo.

Ho assistito ad eventi incredibili come la caduta del Partito dei Lavoratori per causa di uno schema di corruzione ad altissimi livelli; L’impeachment della ex-presidente Dilma, l’attentato all’ex-presidente Bolsonaro, Il presunto tentativo di Golpe del 7 di Settembre (un mese realmente delicato), il ritorno di Lula alla presidenza dopo un’anno di carcere, fino a domenica scorsa, con un’aggressione fisica in diretta televisiva (cadeira voadora), durante il dibattito ufficiale tra due candidati sindaco della città più importante del Brasile, São Paulo, capitale economica, finanziaria, industriale e culturale di questo colosso giallo-verde.

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