Scuola, docenti in attesa di assunzione, indicazioni utili per difendersi
Nel 2014 la senatrice Francesca Puglisi (Pd) assicurava che nella scuola sarebbero state fatte 148.000 assunzioni. Dopo l’emanazione della Legge 107 (la cosiddetta “buona scuola”) e dopo innumerevoli fasi e vicissitudini il ministro Giannini prevede l’assunzione di 93.000 docenti. Ma c’è di più, si parla di trasferimenti su tutto il territorio, limitati e fisiologici, perché al sud non ci sarebbero i posti e non è vero, perché se si fossero lasciati andare in pensione gli ultrasessantenni i posti ci sarebbero.
Inoltre il ministro parte da un numero di trasferiti, 7.700, che erano già previsti nel 2014, ma, poiché adesso le assunzioni sono valide per 3 anni, bisogna aggiungere ai 7.700 anche gli 8.500 in mobilità quest’anno con la fase B e qualche altro migliaio che plausibilmente dovrà spostarsi con la fase C.
Nella pratica la scuola non solo non ha fatto le assunzioni sbandierate e continua ad avere bisogno di supplenti, ma manda in giro per tutta l’Italia delle persone ultraquarantenni e ultracinquantenni che, anche se assunte dopo anni di attesa, hanno ormai sulle spalle un progetto di famiglia e di vita.
A tutto questo si aggiunge una totale mancanza di trasparenza nelle assunzioni, mail che viaggiano di notte, disservizi , l’impossibilità di un controllo sull’algoritmo del Miur che ha dato risultati alla rinfusa e nessuna considerazione per l’anzianità di servizio.
Adesso la senatrice Puglisi (capogruppo della Commissione Istruzione) lancia l’ultima beffa ai docenti e preferisce difendere il computer del Miur dicendo che non ha fatto nessun errore, ma che sono stati i docenti a produrre le domande sbagliate.
Cosa pensiamo di questa ennesima accusa ai docenti è meglio non dirlo. Ma rispondiamo alla senatrice che solo lei sa degli errori dei docenti in quanto la graduatoria nazionale e l’algoritmo che hanno permesso l’accoppiamento tra docenti e sede di servizio non sono stati resi pubblici, sicché nessuno, ad eccezione del Miur, sa per quale motivo un certo candidato è stato assegnato ad una certa sede.
Non bastava la chiamata diretta dei presidi per sbeffeggiare i docenti italiani? Il nuovo sport del governo sembra essere quello di fare del male alla categoria degli insegnanti e anche Renzi ci ha appena chiarito che non abbiamo capito nulla e che la riforma della buona scuola vedrà i suoi frutti tra vent’anni.
I docenti si armeranno di pazienza ma siamo sicuri che tra vent’anni nessuno ricorderà con piacere questa legge 107 e sicuramente il prossimo governo la cambierà (in meglio o in peggio?).
L’Area Scuola di Azione Civile manda i suoi Auguri agli insegnanti italiani e dà delle indicazioni che possono venire utili ai docenti:
1) l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) il giorno 13 aprile 2016 ha emanato la delibera n. 430 che analizza i motivi di possibili corruzioni all’interno delle istituzioni scolastiche: la pagina apposita per la segnalazione di illeciti a tutela del dipendente pubblico è questa.
2) La chiamata diretta deve essere coerente con il Ptof e con gli obiettivi formativi.
3) Nella pubblica amministrazione le controversie relative ai rapporti di lavoro sono disciplinate dal D.L.vo n. 165/01. Per arginare gli errori nell’assegnazione delle cattedre, è possibile aprire una Conciliazione con le Usr. In questo articolo trovate come fare. Vi consigliamo di tentare, non è nemmeno complicato.
Area Scuola di Azione Civile.