Albidona: un piccolo borgo dove si possono ammirare i ventosi monti dello Sparviere

IL MIO BORGO

Sulle pendici del massiccio del Pollino, sorge uno dei tanti borghi dell’Italia.

Albidona, un piccolo borgo dove si possono ammirare i ventosi monti dello Sparviere e l’azzurro e cristallino mare Jonio. Dal golfo di Taranto a quello più vicino di Sibari, fino scorgere all’orizzonte i monti della Sila ma, è camminando per le sue strette viuzze che si rimane affascinati.

Vie strette tra le pareti di modeste abitazioni, che nella loro semplicità architettonica, rendono questo borgo incantevole. Vicoli un tempo percorsi da asini, cavalli e muli, che consentivano agli abitanti di questo borgo di svolgere le loro attività rurali, di trasportare la legna per accendere il camino, oppure derrate alimentari. Vicoli che un tempo ospitavano botteghe di calzolai, maniscalchi, mugnai, sarti, e altri artigiani che con il loro lavoro consentivano agli Albidonesi, (così chiamati li abitanti di questo borgo), di svolgere le loro attività

sostanzialmente basate sull’agricoltura e la pastorizia. In tempi non molto lontani, percorrendo i vicoli di Albidona, si poteva udire il battere del martello dell’artigiano che costruiva le botti per il vino oppure il fabbro che forgiava il vomero per l’aratro del contadino o altri attrezzi. Purtroppo questi antichi mestieri sono ormai scomparsi. È rimasto ancora in attività un piccolo mulino verticale. Il Mugnaio con molta disponibilità, permette a chi di lì si trova a passare, la visita al suo mulino, spiegandone il funzionamento e mostra loro le varie tipologie di farine che si producono dalla macina di diverse varietà di grano.

Lasciando il centro abitato, dirigendosi verso sud, è possibile fare delle escursioni sul monte Mostarico che con i suoi 714 m sul livello del mare, offre viste panoramiche mozzafiato. Sul versante nord ovest, a circa una ventina di km, si trova il monte Sparviere alto 1200 m, meta anch’esso di escursioni. Albidona offre anche un picco tratto di spiaggia, dove si può godere del mare cristallino dello Jonio. A poche centinaia di metri dalla spiaggia, sopra un piccolo altopiano, sorge una torre di avvistamento costiera risalente al sedicesimo secolo denominata Torre di Albidona. Di proprietà privata, ospita un’importante biblioteca dove vengono custoditi libri rari sulla Calabria, oltre ad oggetti rari.

La modernità, lo sviluppo tecnologico, ha portato ad un cambiamento profondo della vita di questo borgo, che ha costretto i più giovani ad abbandonare i mestieri dei loro genitori e trasferirsi altrove per cercare fortuna. Tanti nel nord Italia ma, tanti altri in Svizzera e Germania. Tra i tanti anche io, tanti anni fa, ho seguito questa strada, mi sono trasferito nel nord Italia, ma ogni anno sono tornato per passare qualche giorno di riposo nel mio borgo.

Giuseppe Tufaro.