Bipolarismo politico. SÌ al saluto romano NO alle bandiere della Palestina.

Il servizio di Fanpage.it, nel quale la giornalista sotto copertura si infiltra all’interno della cerchia di Gioventù Nazionale, ci mostra dei ragazzi che tra saluti romani, strette di mano cameraliste e canti pregni di nostalgia e sentimento rivolti al Duce, si dichiarano “proprio fascisti”. Attaccano direttamente il lavoro di Fanpage così come gli altri giornali e giornalisti al seguito o lanciano battute poco divertenti e stimolanti sulla questione dell’aborto e su quella razziale. Sono tutti temi che sentiti all’interno di un’organizzazione giovanile fanno rabbrividire, ma che non sono una novità per gli esponenti della destra di Governo, la quale, con i classici toni soavi e pacati che la contraddistinguono, li riprendono duranti i comizi o all’interno delle aule. Tutto segue una linea perfettamente tracciata: prima si fa la gavetta nella Gioventù Nazionale per poi arrivare a fare la Presidente del Consiglio. Infatti, tra le fila della giovanile vi è cresciuta Giorgia Meloni che spesso rispolvera il suo orgoglio per quell’organizzazione e la fierezza che ripone dei ragazzi che la compongono, come successe ad Atreju: “sono fiera di voi”. Non c’è da stupirsi che FdI con la Meloni a capo della fila rimangano fedeli agli ideali riguardanti temi come l’aborto, l’immigrazione e la famiglia, ideali rimasti immutati e che vengono tramandati all’interno della giovanile. Il fatto poi che tra le mura della sede della giovanile di FdI si presentino altri personaggi “illustri” della destra, come Arianna Meloni sorella della Premier o Nicola Procaccini, Eurodeputato di FdI, certifica l’appoggio del partito ad un’organizzazione giovanile fascista. Questo ci conferma le posizioni ambivalenti del Governo nel sostegno rivolto a ragazzi nostalgici ed esplicitamente fascisti, “siamo proprio fascisti”, e il comportamento dalla destra rivolto alle organizzazioni che negli ultimi mesi, nelle piazze e nelle università manifestano per il cessate il fuoco e la richiesta di Pace in Palestina.

Manganelli agli studenti e finanziamenti statali a Gioventù Nazionale; repressione per i Pro-Palestina e sentito riconoscimento e fierezza della Meloni per i giovani seguaci di Gioventù Nazionale. Le gestualità dei fasci junior, a quanto pare, non desta scalpore e turbamento nella politica di destra, a differenza dei manifestanti per la Palestina che per qualche bandiera o striscione che sia, vengono ricondotti a personaggi sovversivi e figli delle Brigate Rosse. Questo è veramente un mondo alla rovescia!

L’organizzazione dei militanti è serrata e presenta tutte le regole necessarie per non dar scalpore: niente foto e niente video agli eventi comunitari e soprattutto mantenere un comportamento che non rimandi alla loro linea politico-ideologica quando si è all’esterno delle sedi opportune.

Organizzazioni fasciste come quella di Gioventù Nazionale colme di giovanissimi, la minuziosa organizzazione interna e la presenza di personaggi di rilievo della politica italiana, fa pensare che forse la storia, la società e la politica abbiano fallito nella memoria collettiva; una politica e una società la quale continua a restare indifferente, ad accettare e sostenere, per poi negare davanti all’evidenza, il radicamento e la continuità di ideologia che nega tutte le libertà!

Gramsci diceva che “la storia insegna, ma che a quanto pare ci sono pochi alunni” e da come stanno le cose possiamo dire che aveva ragione.

Chiesi Martina.