Calabria, Campana, la piccola Marcahuasi è qui. Come l’immensa valle di antichissime sculture peruviane, anche a Campana, piccolo paesino dell’entroterra cosentino, due statue sollevano nel visitatore non poche domande: sono le Pietre dell’Incavallicata, raffiguranti una un elefante alto circa 6 mt e l’altra, posta dinanzi la prima, le sole gambe di un guerriero, o, come indica la popolazione locale, del “ciclope”. Chi dice siano il semplice frutto dell’erosione del vento, chi invece è pronto a giurare, con prove provanti, si tratti di vere e proprie sculture. Ma a quale epoca risalirebbero? Chi le avrebbe erette in quel luogo? Tutte domande che, in attesa di ulteriori approfondimenti, restano al momento sospese, come sospesa, o probabilmente del tutto non pervenuta, resta una qualche forma d’intervento da parte sia della Soprintendenza ai beni archeologici calabrese che della politica locale. Altrove, intorno a simili reperti, si sarebbero già organizzati studi e pellegrinaggi d’ogni tipo: non evidentemente in Calabria.