Florence Korea Film Fest: Tutto il Fascino del Cinema Coreano, da 23 Anni a Firenze

Anche quest’anno si è svolto a Firenze dal 20 al 29 marzo il Florence Korea Film Fest, giunto ormai alla sua 23esima edizione l’evento è stato interessante ed emozionante, sempre più appassionati partecipano a questo straordinario appuntamento.

Il Festival è organizzato dal 2003 dall’Associazione Culturale fiorentina Taegukgi – Toscana Korea Association.

Il suo obiettivo, oltre alla cooperazione culturale ed istituzionale tra l’Italia e la Corea, è la promozione del seducente universo culturale coreano attraverso la lente d’ingrandimento del grande schermo, delle esposizioni d’arte e dei convegni.

Alla direzione del festival ci sono: il Console Onorario Riccardo Gelli (Direttore) e Eun-young Chang, (Vice-Direttrice) che con passione e competenza creano ogni volta un evento eccezionale, al loro fianco ci sono: Caterina Migliarini,
Jay Jeon, Jung Hansok, Kyung-ok Kim,
Caterina Liverani, Federico Frusciante, Marco Luceri e Veronica Croce.

Protagonista principale è stato Hwang Jung-min attore poliedrico e versatile tra i più amati del cinema coreano con alle spalle oltre 40 film e una vasta attività teatrale di cui ha parlato ampiamente durante la Masterclass, dal titolo “I Tre Volti di Hwang Jung-min”, tenuta davanti ad un pubblico interessato e attento che ne è rimasto affascinato.

L’attore è stato premiato con il Blue Dragon Film Award for Best Actor in patria nel 2024 e il festival gli ha dedicato un omaggio con la proiezione di otto dei suoi migliori film.

Durante la kermesse a Hwang Jung-min è stato consegnato il Florence Korea Film Fest Award, un riconoscimento alla sua straordinaria carriera e al suo contributo al cinema coreano ed il Comune di Firenze lo ha omaggiato con una pergamena.

Altro ospite speciale è stato il regista Na Hong-jin, il maestro del thriller coreano, che ci ha estasiato durante la masterclass esclusiva, intitolata “Un Mondo (Im)Perfetto”, moderata da Federico Frusciante e Marco Luceri.

Un viaggio nel suo cinema tra tensione, horror e dramma, con curiosità e aneddoti su capolavori come The Chaser, The Yellow Sea e The Wailing (film in proiezione durante il Festival). Un incontro speciale che ci ha portato dietro le quinte della sua visione unica!

Anche a lui è stato assegnato il Florence Korea Film Fest Award,

Interessantissima la masterclass intitolata “Webtoon Universe: L’Arte dei Webtoon”, con Park Chang-ha Illustratore, Jung Jae-woo 3D Artist & Motion Designer e Federica Fabbri dell’Accademia Nemo

Insieme ci hanno raccontato com’è nata la collaborazione con l’Accademia Nemo, il processo creativo di Blue (che si può ammirare nel trailer del festival) e il loro nuovo progetto!

I due ottimi artisti hanno poi fatto una dimostrazione delle loro tecniche nelle creazioni molto istruttiva soprattutto per gli studenti presenti in sala.

Il webtoon è una forma d’arte digitale sempre più influente nel panorama culturale internazionale, nei locali de LA COMPAGNIA è stata allestita una mostra ad esso dedicata.

Vi sono stati poi degli incontri con ospiti di eccellenza quali Il regista Lee Jong-pil che ha aperto il festival con il suo “escape” film intenso ed emozionante da non perdere, il regista Choo Chang-min autore dell’acclamato Masquerade, di Seven years of night e del nuovissimo Land of Happiness ed il regista Kim Jong-kwan che ha diretto i film Josée, Another Record , Shades of the Heart, Vestige e che ci ha parlato del suo episodio nel film The Killers

Intensa, intrigante, affascinante e divertente la masterclass intitolata L’architetto delle Emozioni Sonore del Maestro Mowg compositore e artista poliedrico noto per le sue colonne sonore di successo. Ha ricevuto numerosi premi per il suo contributo a diversi film, tra cui “I Saw the Devil”, “Masquerade”, “Hwayi: A Monster Boy”, “Dongju: The Portrait of a Poet”, “The Age of Shadows” e “Burning”.

Durante la masterclass ha dato ampia prova delle sue capacità di musicista al pianoforte e al basso è anche attore.

Il sabato ha chiuso il festival con il suo concerto accompagnato dalla Florence Pops Orchestra e dalla talentuosa cantante Kim Go-woon.

Anche a Mowg è stato consegnato il Florence Korea Film Fest Award.

L’ultima proiezione del FKFF è stata di un film non in concorso molto intenso, intrigante e bello “A girl with closed eyes”, psyco-triller al femminile che consiglio caldamente, primo lungometraggio della regista Chun Sun-young con la quale si è tenuto un incontro dopo la proiezione molto interessante che ha rivelato come lei sia una persona di grande spessore e professionalità.

I vincitori di questa edizione sono:

La comicità horror di “Handsome Guys” di Nam Dong-hyub perchè “Grazie alla sua straordinaria capacità di flirtare con i generi e fare sue atmosfere tipicamente occidentali. È un film che sotto la patina dello splatter e della parodia, lancia un messaggio importante, soprattutto oggi: non fermarsi alle apparenze, perché talvolta il mostro non è lo strano o il diverso che incontriamo ai margini della strada, ma è qualcuno che sta nel nostro gruppo sociale”: queste le parole della giuria composta da Andrea Diego Bernardini, Lavinia Andreini, Pierfrancesco Bigazzi, Lorenzo Fantoni e Viola Giacalone

Un film assolutamente imperdibile.

Il premio del pubblico va al film “Harbin” di Woo Min-ho, noto per mettere a nudo le realtà oscure della politica coreana, torna con un film ambientato agli inizi del ‘900 nella città di Harbin, dove attivisti coreani pianificano operazioni segrete per liberare la Corea dal dominio coloniale giapponese, film molto bello.

La giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali. La prima a Hidden Face di Kim Dae-woo “poiché è un’opera curata in ogni dettaglio, dall’estetica alla colonna sonora, dalle interpretazioni alla regia, la sua scrittura intelligente e coraggiosa nel raccontare una relazione perversa e passionale, senza mai risultare consolatorio o educativo. Il regista fonde thriller e dramma con un uso magistrale della suspense, coinvolgendo lo spettatore in un continuo ribaltamento di sguardi e punti di vista”. La seconda a 4 P.M. di Jay Song “per la sua capacità di esplorare la violenza e le emozioni umane da prospettive opposte ma complementari. Il film combina tensione, dramma e ironia con grande equilibrio, risultando al contempo angosciante e divertente. L’inaspettata esplosione di violenza del protagonista si contrappone a quella più silenziosa e sofferta del vicino, lasciando aperte domande sull’ambiguità del loro rapporto e stimolando una riflessione sull’ipocrisia sociale e sul nostro rapporto con il dolore altrui”.

Per i cortometraggi vince “Suzuki” di Ahn Jung-min.

Arrivederci al prossimo FKFF nel 2026.

Patrizia Monica Triolo:

regista e redattrice radiofonica.