Il rosso e il nero: l’odierna “fesseria” dell’antifascismo
Se la cosiddetta opposizione non la smette con questa fesseria dell’antifascismo (non mi riferisco a quello vero del ventennio per il quale ho grande rispetto) e non comincia invece ad evidenziare i grandi danni e le ingiustizie sociali che questo governo sta facendo e legalizzando, Giorgia Meloni governerà per altri vent’anni. Ho dato uno sguardo alla nostra Costituzione: vero è che al paragrafo XII delle “Disposizioni transitorie e finali” vieta la “riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.” ma in nessuna parte obbliga i cittadini a dichiararsi antifascisti (io posso non essere vegano senza essere anti-vegano). La cosiddetta sinistra la smetta di contravvenire al principio dell’art.3 della costituzione negando la pari dignità a chi ha diverse opinioni politiche; contesti invece all’attuale governo il non rispetto del primo capoverso dello stesso art.3 che qui riporto per rinfrescare la memoria:
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.