La magia della nebbia
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Adoro fotografare i paesaggi avvolti dalle nebbie.
La nebbia soffice, ovattata, che modifica e trasfigura completamente il circostante, plasma le atmosfere e sopratutto le emozioni di chi fotografa.
Questo mini portfolio racchiude una serie di scatti eseguiti nel Parco Regionale dell’Adda Nord. Dal punto in cui il fiume abbandona il lago di Lecco, comincia a scorrere a meandri verso sud. Durante le mattine di inverno, complice l’alta pressione e l’assenza di vento, spesse coltri di nebbie si addensano per umidificazione della massa d’aria presente in prossimità del suolo e fluiscono lungo il corso dell’Adda. E talvolta “esondano” e allora contorni e le sponde del fiume sembrano a tratti svanire e fondersi con il paesaggio circostante.
E così in queste prime ore del giorno, tutto diventa misterioso, sfumato, magico quasi surreale: il fiume, la vasta piana che lo abbraccia, i campi, le forme contorte degli alberi e degli arbusti, i profili delle vecchie cascine.
Anche il tempo sembra scorrere in modo diverso, calmo, quasi pigro, scandito dal ritmo del lento e sinuoso incedere della bruma.
Il fenomeno è osservabile fin prima dell’alba ma dura poco tempo. I primi raggi del sole illuminano e intiepidiscono pian piano la vallata, penetrano sottili tra i rami degli alberi e riscaldano il terreno. Le nebbie presto si trasformano in foschie sempre più sottili ed impalpabili, i contorni e le forme appaiono via via sempre più chiari e reali, finchè si dissolvono completamente. E tutto ora ha un altro aspetto.