Mao, Xi, Hitler, Netanyahu: perché l’umanità non cambia mai?
Un percorso personale tra storia, ideologia e delusione
Sono partita casualmente con un libro di Terzani. Alla fine mi ha incuriosita talmente tanto che mi sono messa a leggere moltissimo sulla Cina e anche un po’ sulla Russia. Nello studiare per bene la nascita del comunismo in Cina con Mao Tse-tung, sono arrivata poi al periodo del Grande Balzo e poi alla Rivoluzione Culturale, per poi passare a Piazza Tienanmen e infine, più recentemente, al COVID — storie sempre dalla Cina.
Da lì sono passata al Tibet e alla persecuzione degli Uiguri con l’attuale dittatore (all’apparenza gentile) Xi Jinping. Tutto ciò mi ha sconvolto e scandalizzato. Per molti versi mi sono sempre chiesta come sia stato possibile applicare queste dittature. Anche nel caso di Hitler e la sua persecuzione, mi dicevo sempre che non è il dittatore a fare paura, perché è uno contro milioni: loro sono soli nella loro dittatura.
Più sconvolgente è chi segue questa gente. C’è sempre una scelta per ribaltare una dittatura, ma non si vuole, poiché l’estensione della follia alla fine non è di uno, ma di moltissimi, che sviscerano le loro più profonde perversioni sadiche verso il perseguitato. Certo, in questo Mao è l’unico ad avere perseguitato il suo stesso popolo, quindi per me rimane il dittatore più controverso della storia. Oltre a essere quello che ha fatto più morti di tutti (l’insieme delle due guerre mondiali non arriva a quelle cifre, per farsi capire).
Oggi abbiamo Netanyahu con ciò che sta facendo in Palestina (da quando sono piccola sento questa guerra). La storia non ci ha insegnato nulla. Sono molto dispiaciuta e spero che questi miei ragionamenti vengano potenziati e discussi, per analizzare alla fine come noi esseri umani siamo irrecuperabili e non impariamo nulla dalla storia.
Se qualcuno ha qualche idea sul come rimetterci in discussione… In ogni caso mi vergogno di fare parte dell’Unione Europea, quando un tempo ne ero fiera. Oggi me ne vergogno davvero.