Poli Urban Colors 2025: l’arte urbana torna a Bovisa e la trasforma in un microcosmo condiviso
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Dal 16 al 21 giugno 2025, il quartiere Bovisa di Milano ha ritrovato i colori, le voci e l’energia di Poli Urban Colors, il grande festival di Design Urbano giunto alla sua quinta edizione. Un ritorno simbolico, perché è proprio in Bovisa che questo progetto è nato, crescendo negli anni tra i campus del Politecnico e diventando un punto di riferimento per l’arte urbana.
Oggi Bovisa non è più solo un ex quartiere industriale: è un laboratorio creativo a cielo aperto, dove l’arte incontra la memoria e guarda al futuro. È in questo contesto che si inseriscono le nuove opere murali realizzate da 15 urban artist di fama nazionale e internazionale, affiancati da 20 studenti ed ex studenti del Politecnico di Milano. Insieme, hanno trasformato muri e spazi pubblici in tele collettive, dando vita al tema dell’edizione 2025: MICROCOSMO.
Ogni opera racconta un mondo: quello meditativo e simbolico di Luca Rancy, le linee fluide e distintive di 2501, la calligrafia amplificata di Mattia Bonora, la celebrazione della natura firmata Sorte, l’energia graffiante di Fosk, Cheris, Prosa, Trust e Caribes. E poi c’è anche Beefeater, partner dell’iniziativa, che ha dedicato un intero muro al “The Spirit of London”, portando nel cuore di Milano l’essenza cosmopolita delle grandi metropoli.
L’arte, però, non si è fermata ai muri. Il Bovisa Block Party di sabato 21 giugno ha animato il quartiere con tour guidati tra le opere, talk, mercatini di street art, cortometraggi, live painting e performance musicali. Un vero e proprio microcosmo temporaneo, dove cittadini, artisti e curiosi si sono incontrati, scambiando idee, visioni e sogni.
Anche il Museo BAU – Bovisa Arte Urbana ha partecipato attivamente, aprendo i suoi spazi per l’occasione e inaugurando i nuovi interventi artistici. Una tappa fondamentale per chi vuole comprendere l’evoluzione visiva e culturale di questo quartiere, sempre più simbolico e identitario.
Come ha spiegato il curatore Luca Mayr, “Ogni muro è diventato una narrazione aperta, un gesto collettivo di bellezza e resistenza. Il nostro intento è lasciare segni che parlino al presente e aprano visioni sul futuro.”
Poli Urban Colors si conferma così molto più di un festival: è un progetto di rigenerazione urbana, che coinvolge, connette e ispira. E Bovisa ne è il cuore pulsante.