Viaggiolento nel Pollino – Edizione d’autunno 3/4/5 Ottobre

Ci ritroviamo alle 9:30 all’Eco Campo degli Enotri, Tortora. L’asina Cometina ci accompagna.
Il sole illumina i resti della città Enotria di Blanda, sul colle del Palecastro.
Inizia il cammino, due ore sopra la Fiumarella di Tortora.
Panorama che abbraccia Maratea e l’isola di Dino in un solo sguardo.
Momenti di silenzio. Momenti di gioco. Momenti di narrazione.


Arriviamo al borgo medievale: il museo archeologico racconta la vita di antichi Enotri, Lucani, Romani.
Sosta golosa: zafaràne, peperoni a corna di capra, racconti del cantastorie Biagio Accardi, risate e storie antiche.
Ripartiamo verso il Parco Nazionale del Pollino, tre ore e mezza tra boschi e vallate.
Agriturismo TerreRosse ad accoglierci: stanze semplici, cibo vero, legame con la terra.
Cena a base di prodotti locali, sapori che parlano di montagne e fiumi.

Cantu e Cuntu: Biagio Accardi ci mostra la Calabria dei canti e dei racconti popolari.
Mattina: colazione lenta, laboratorio di cucina “Mani in Pasta”, impariamo le lagane con grani antichi.
Pomeriggio: escursione per Aieta, borgo piccolo, cuore grande, quarto più bello d’Italia.


Antica mulattiera della Valle dei Mulini, vicoli stretti, Palazzo Nobiliare del XVI secolo, leggende di briganti.
Chi parte dopo due giorni prende la navetta. Chi resta: cena a sorpresa, notte sotto le stelle.
Ultima colazione. Ultimo sguardo alla montagna, ai boschi, ai torrenti.
Rientro con navetta o con Cometina e Biagio, pranzo a sacco in spalla.
Tre giorni, passi lenti, storie antiche, vento sul viso.
Il Pollino non è solo da vedere. È da sentire. È da camminare.
È da vivere.

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