Aldo Moro: 9 Maggio e poi?
Quasi due mesi fa, ormai come una tradizione, il 9 maggio si è celebrata la morte (oltre quella del povero Peppino Impastato) del segretario, ex presidente del consiglio, Aldo Moro. Il suo messaggio di mediazione viene ripreso ogni anno, viene riletto, e viene apprezzato. Ma poi, dopo la fatidica giornata dedicata a questo grande uomo, i suoi messaggi e il suo operato sembrano affievolirsi a causa del tiranno chiamato “Tempo”. Ma esso, nonostante le dicerie, invece non fa altro che istruirci, donando il giusto tempo a tutto ciò che la vita ci concede e poi anche a degli spazi celebrativi che ci ricordano sempre qualcosa. Come diceva il Giudice Giovanni Falcone “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.”
Il compromesso storico è stato un momento di mediazione assoluta, nel quale è venuta fuori la parte più sostanziosa della personalità politica di Moro, che ha dimostrato profondamente la sua intelligenza politica. Bisognerebbe ricordarsi ogni giorno di ciò che le azioni politiche di Moro hanno voluto veicolare e quanto sia importante, soprattutto al giorno d’oggi, la possibilità di avere un nuovo compromesso storico tra i due principi che non riescono più ad elevarsi nel mondo politico, ma che purtroppo rimangono relegati in pochi soggetti: giustizia e cooperazione.
– Matteo Morici (morici.matteo1g@gmail.com)