Caro Renzi, ecco perché a Torino non abbiamo più votato Pd

Caro Renzi ti scrivo per raccontarti una storia. È la storia del Signor X, torinese doc, tessera del PC per anni, operaio dell’indotto Fiat. La crisi gli ha fatto perdere il lavoro, l’unica cosa che sapeva fare bene. La mancetta degli 80euro lui non l’ha neanche vista. E manco sua figlia. I grandi eventi culturali hanno portato un lavoro per lei, ma il lavoro di hostess agli eventi raggiunge un quarto di stipendio di quanto guadagnava il padre, senza nessun diritto, precaria da sempre. La trasformazione che le olimpiadi hanno portato alla città il Signor X la vede una volta al mese, quando porta sua moglie di origine meridionale a mangiare un gelato in Centro, per festeggiare il loro amore che va avanti da decenni. Il resto del mese, invece, il Signor X vive nel suo quartiere, non periferia, a Torino non esiste periferia, esiste il Centro e quelli che una volta si chiamavano Quartieri Operai, cuore rosso pulsante della città. Ecco, qui, il Signor X quotidianamente vede una raccolta differenziata da terzo mondo, altro che porta a porta, sei già fortunato se riesci a riciclare il vetro, altrimenti come lo mandi avanti il nuovo inceneritore? Poi le buche nelle strade che sono più vecchie dell’auto del signor X. Lì dove c’erano il negozio della signora piemontese e il negozio di Peppino, oggi ci sono sale slot e Compro oro. Al tramonto i bambini devono rientrare perché la piazza diventa sede di spaccio. Il Signor X se lo ricorda Fassino quando faceva la scorta a Berlinguer davanti ai cancelli di Mirafiori, allora Enrico sapeva emozionare le folle senza bisogno di selfie o slide. Oggi vede invece Fassino stesso scortato ai comizi da Ghigo di Forza Italia e Vietti dell’Udc. E allora quando deve andare a votare il Signor X se le ricorda tutte queste cose, come quando ha sentito il Presidente del Consiglio trattare da idioti quelli del suo stesso partito che, come la figlia del Signor X facevano propaganda contro le trivelle, e si ricorda che il suo vecchio partito di Sinistra sta al governo con Alfano e chiede aiuto a Verdini. Il Signor X se fosse americano voterebbe Sanders, in Spagna starebbe con Podemos e in Inghilterra con Corbyn. In Italia non sa che fare. Cerca la sua Sinistra, quella che stava sempre dalla parte degli ultimi ma ormai certe cose le sente dire solo dal Papa argentino. Al bar sente vecchi compagni parlare bene della Lega, razzisti certo, ma almeno quelli a parlare in fabbrica ci vengono ancora, oppure del Movimento 5 stelle, dell’antipatica e inesperta Appendino che ha lavorato per gli Agnelli. Il Signor X sa che in realtà i grillini non sono della sua sinistra, sono dei Moderati Onesti Incazzati. Li ha visti discutere animatamente sugli immigrati e non gli è piaciuto. Ha visto anche quando hanno fatto saltare la stepchild adoption. Però sa anche che fanno dell’Onestà una bandiera, e questo in Italia, uno dei paesi più corrotti al mondo, moralmente e strutturalmente, significa fare una vera e propria rivoluzione politica. E al Signor X piacciono ancora tanto le rivoluzioni.