Italiani all’estero, “noi che non siamo scappati”

Lettera al ministro degli esteri :

Gentile Ministro Di Maio, consapevole dell’impegno e delle priorita’ che le vostre agende hanno al momento e esprimendovi la mia piu’ profonda gratitudine per quello che state facendo per i nostri cari, vorrei porre la vostra attenzione sull’attivita’ e il “supporto” che le Ambasciate italiane all’estero stanno svolgendo nei giorni del COVID-19.Vivo da 17 anni in Olanda, sono regolarmente iscritta all’AIRE e con profondo dispiacere prendo atto che l’unica vicinanza che l’Ambasciata fa sentire ai suoi concittadini si manifesta esclusivamnte nel periodo delle elezioni, quando prontamente ci sovrastano di lettere con i volti di questo o quel partito, dove questo o quel partito ha sempre lo stesso volto stampato da 20 anni….Le cose in Italia da un’anno questa parte stanno cambiando !!! ? Che profondo senso di speranza…. ma sarebbe il caso di cominciare a farlo avvertire anche a noi che viviamo all’estero!Ora come mai, sarebbe importante sentire un’ambasciata presente, che ci raggiunge nelle nostre case e ci guida, ci conforta ci sostiene con un messaggio apolitico,fatto anche solo di semplici consigli pratici.Ora come mai, per tutti noi che viviamo all’estero e che dipendiamo dalle scelte di paesi culturalmente, politicamente ed economicamente speso molto diversi dal nostro, sentire la vicinanza concreta dell’Italia darebbe un diverso senso di appartenenza . Ci dimostrate che siete vicini in momenti di estremo bisogno (quello che avete fatto in Cina e Giappone non ha pari), ma non sottovalutate che prendersi cura di tutti gli espatriati che sono in piedi e’ di cruciale importanza ! siamo milioni e nonostante siamo forti, tanto forti, fortissimi perche’ temprati da “climi” ben piu’ rigidi della nostra bellissima Italia, spesso abbiamo bisogno di una mano che ci accompagni,. Noi che siamo i ponti tra “casa” e il mondo, messaggeri dell’Italia, volti che restano fieri a combattere i pregiudizi fuori dai confini delle nostre terre e dei nostri mari, abbiamo bisogno di sentirvi vicini.Siamo in tanti e sempre in prima linea! combattiamo battaglie che solo chi vive all’estero puo’ capire. Non siamo scappati come spesso dite, siamo figli della globalizzazione, forse figli un po’ piu’ curiosi di altri. Abbiamo oltrepassato I confini per espanderci/vi. Simao figli di quell Marco Polo che tesseva la rete della globalizzazione in un mondo che andava ancora in sella ad un cavallo. Siamo quelli che continuano a tornare a casa non appena possibile, perche’ abbiamo bisogno di sentirci sempre Italiani !

  1. Vi prego considerate che il vostro silenzio puo’ fare male …paragonabile al rumore di una porta sbattuta alle spalle, quando hai deciso di lasciare casa, ma lo hai fatto solo con la smania di crescere.

Cinzia Cursio