Mi sono subito iscritto al Supporto Formazione e Lavoro ideato dal Governo Meloni: ecco la mia esperienza

Purtroppo ho ereditato casa in una delle tante province abbandonate e bistrattate dalla propria regione perché poco popolata e quindi con un bacino di elettori ininfluente all’elezione del Presidente della Regione. In questo contesto è difficile trovare un lavoro che permetta una vita dignitosa se non si hanno aderenze politiche. Infatti, a differenza di quello che si dice, solo da quando ad Agosto 2023 hanno tolto il Reddito di cittadinanza sono costretto a stare sul divano, perché non ho i soldi per mettere il carburante nell’auto ed in una zona come quella in cui vivo fatta di paesini di poche migliaia di abitanti distanti come minimo 10 km tra loro, cercare lavoro senza auto è difficile se non impossibile, molti penseranno che c’è internet, ma purtroppo né l’elettricità, né la connessione alla rete sono gratuite, anzi le bollette sono aumentate mediamente del 50% e se non riesci a pagarle ti depotenziano il contatore. Per risparmiare sto usando il cellulare, ma purtroppo in zona le uniche offerte di lavoro sono come recupero crediti o comunque a provvigione o nei centri commerciali col presunto part time a 500 euro, che però, oltre a prediligere le giovani del gentil sesso rispetto ai maschi 50enni come me, conviene solo se abiti vicino, difficile accettare se devi spendere minimo 350 euro di carburante al mese. Quindi mi sono subito iscritto al Supporto Formazione e Lavoro ideato dal Governo Meloni per migliorare, secondo loro, il Reddito di cittadinanza, il risultato è che da Agosto a Dicembre non ho avuto nessuna entrata accumulando bollette non pagate e debiti, perché dovevo aspettare che iniziasse il corso.

Fortuna ha voluto che per una strana coincidenza solo dopo l’articolo del Fatto quotidiano del 30 novembre 2023 è stata subito sbloccata la prima mensilità ed è iniziato il corso una decina di giorni dopo.

Naturalmente dei 350 tolti 150 euro per la sopravvivenza personale il resto ha coperto solo una piccola parte dei ritardi nei pagamenti e dei debiti accumulati, ma almeno era uno spiraglio di luce… che però si è spento subito, nonostante la frequenza assidua del corso la seconda mensilità che doveva arrivare dopo un mese, viene datata dall’INPS al 26 gennaio 2024, ben 46 giorni dopo, ma un po’ di digiuno non ha mai ucciso nessuno e forse riesco a conservare i 5 euro per la ricarica dello smartphone e a non farmi depotenziare l’elettricità o staccare il gas. I 46 giorni passano ma entro la data del pagamento non arriva nessun mandato per ritirare i soldi, chiamo il numero verde dell’INPS e spiegata la situazione mi fissano un appuntamento in sede che dista a circa 25 km. Dovrei avere il carburante per arrivarci, sul ritorno non ci giurerei ma se mi stampano il duplicato per ritirare la mensilità posso far carburante e fare anche la spesa. Purtroppo arriva la doccia gelata, nella sede INPS mi dicono che il numero verde ha sbagliato a fissare l’appuntamento perché devono passare 30 giorni dalla data di pagamento per poter stampare un duplicato del mandato e naturalmente la colpa non è loro, ma delle Poste che hanno ricevuto i soldi da 15 giorni. Per migliorare la situazione il carburante non è bastato ed ho dovuto farmi qualche km a piedi, ma guardando il bicchiere… vuoto, sono stato fortunato a trovare un parcheggio dove spingere facilmente l’auto. Risultato, devo sperare che arrivino i mandati di pagamento originale o aspettare il 26 febbraio per poter richiedere il duplicato, cioè 76 giorni dopo aver ricevuto la prima mensilità, naturalmente sempre frequentando il corso online. Il problema è, se non ricevo il supporto economico come faccio a pagare la connessione per seguire la formazione? E soprattutto perché non utilizzare il sistema di pagamento del Reddito di cittadinanza che funzionava benissimo ed aiutava anche le piccole e medie imprese presenti sul territorio? Personalmente questo miglioramento non lo vedo, anzi un netto peggioramento su tutta la linea ed inoltre non c’è nemmeno la sicurezza che i soldi elargiti vadano ad aiutare l’economia sana, anzi potrebbero facilmente finire in mano a strozzini, se non di peggio.

La cosa triste è che comunque sembra un caos creato ad arte per costringere le persone ad accettare il ricatto lavorativo e spingere al suicidio chi vive in zone dove mancano anche i lavori malpagati e lo sfruttamento lavorativo. I.M.