Pietra d’angolo italiana

In questo periodo di proteste, malattia e confusione, è nata la necessità di trovare una soluzione a ciò che la natura ci sta mostrando.

In un sistema da anni ormai concentrato sulla crescita economica, questa sorpresa virulenta ci ha portato a mostrare il conflitto interno di ciascuna nazione, ricchi contro poveri, stato contro popoli immensi, menefreghismo, violenza, tutela per gli anziani, ed esclusione di questi.

Siamo in procinto di un cambio di rotta, il nuovo rifletterà in se stesso temi sulla terra, sul cambiamento climatico, sull’intelligenza globale che finalmente ha a disposizione tutta l’informazione a cui ha sempre aspirato.

Ciò che dobbiamo allenare è la temperanza, la capacità di leggere in profondità che se non smettiamo di trovare nemici non possiamo iniziare ad abbassare quel livello di odio trasversale che ancora confonde gli uomini del mondo tra religione, aspirazione, guerra e dolore.

Dobbiamo partire ad applicarci con sforzo nel piccolo, dobbiamo combattere contro quella cosa dentro di noi che ci porta a creare continuamente pregiudizio, invidia, rabbia, orgoglio, ipocrisia e fame.

Noi uomini e donne siamo così, nessuno escluso, siamo quel tipo di animale che tutto aspira, che tutto desidera e che dentro nasconde sempre quell’impulso distruttivo bambino, alla ricerca continua di uno stabile equilibrio.

Non so se nel futuro queste caratteristiche saranno primarie o secondarie, ma so che l’esempio è la sola cosa che è sempre servita più delle parole nel breve tempo.

Come popolo abbiamo fatto un passa mano millenario, di virtù, fede e speranza, e forse oggi, usciti dalla nostra infanzia, abbiamo bisogno di essere più responsabili verso i nostri sentimenti, i nostri genitori ci hanno lasciati qui ma ci hanno indicato la via, ora, dobbiamo iniziare a non fare più capricci.

Iniziare a vedere gli uomini e le donne che ci circondano come l’unica possibilità di rivalsa nel mondo, e qui in Italia come in pochi altri posti nel mondo, potremmo iniziare a guardare con un senso di speranza, forse cristianamente predisposto, la possibilità di essere da faro verso popoli che hanno ancora bisogno di sfatare i loro miti e le loro vendette.

Dobbiamo crescere tutti insieme, per essere ancora più forti, con consapevolezza del passato e un occhiata lontana al domani, ci saranno altre battaglie, ma con audacia sapremo di poter contare su una coscienza comune migliore.

Giovanni Policastri