Rispetto per Gratteri

Certo è che da qualche tempo a questa parte Gratteri è finito nel mirino di alcuni organi di stampa. Nei giorni scorsi c’è stato chi l’ha accusato di protagonismo, di ambizione, di avere la volontà di attirare la massima attenzione e finire sempre più spesso sotto i riflettori, di assumere un “ruolo che va al di là di quello di un magistrato”. Sembra un Déjà vu una storia che non ha mai fine perché quelle stesse accuse venivano rivolte negli anni Ottanta e Novanta a Giovanni Falcone per infangarlo e delegittimarlo. Oggi, nel 2021, le stesse accuse vengono rivolte nei confronti di quei magistrati che coraggiosamente scelgono di non restare in silenzio e partecipano al dibattito pubblico intervenendo non solo per spiegare i fenomeni mafiosi, ma anche quei vincoli che le mafie stesse hanno con l’economia, la politica, la finanza, la chiesa, le massonerie e gli apparati di sicurezza. Evidentemente in questo momento è utile colpire certi magistrati che vengono ritenuti “scomodi” proprio per ciò che dicono e per il lavoro che svolgono.