Una poesia nei giorni del coronavirus, sarà di nuovo primavera?

Sospesi in una Chiara notte di Marzo

Silenzio

Suono strano, in un piccolo parcheggio alla periferia di Milano.

Un noce ancora spoglio, piegato dalle fatiche dell’inverno, mi osserva curioso.Oggi ne ha viste poche, di strane creature a due zampe.

Lontano, il viaggiare di un camion che fugge veloce sulla(per la?) vicina autostrada.

Un abete maestoso mi accoglie sotto le sue larghe fronde…O forse, mi minaccia!

Io e Maya, soli, una fresca sera di Marzo.L’ ombre incerte d’un lampione che funziona a tratti.Tic, tac,Bzz, click.

A farci compagnia, di tanto in tanto, un canto armonioso di sirene. (:) Ambulanze (che) si rincorrono in un folle gioco!

Ecco, ti invitano: “Vieni con noi!”

Ti manca il respiro :Uno, due, uno, due.Dentro, fuori, Inspira, espira.Uno, due.

Ricordi delle brevi lezioni di strumento, impartite dall’anziano maestro della banda di paese.

Non voglio giocare!

Una magnolia, che si colorerà di rosa antico, mi invita dal vicino cortile.Sensuale, non sogno, mi fa l’occhiolino.È pronta a fiorire.

Sarà (, di nuovo,) Primavera! (.)

Vittorio Schiavone, 12 Marzo 2020