Noi, giovani senza storia
Si torna a parlare di fascismo solo in questi giorni, dopo l’aggressione al giornalista di Nemo.
Lo stesso accadde questa estate, si parlò di fascismo di fronte ai comportamenti del gestore di un lido a Chioggia.
Tra un paio di giorni dimenticheremo questa vicenda e tutto tornerà come prima.
Molti di noi non sanno nemmeno lontanamente cosa significhi fascismo, forse perché non l’abbiamo mai vissuto, o forse perché non ci è stato raccontato per bene.
Il fascismo è stato il punto più buio della storia contemporanea italiana.
Fascismo significa fondamentalmente una cosa: negazione della libertà in tutte le sue sfaccettature.
L’espandersi dell’estrema destra, la crisi della democrazia, il non voto, saranno forse figli di una democrazia consolidata?
Noi giovani non conosciamo direttamente la guerra, non ne siamo figli, non abbiamo combattuto per la democrazia e forse è per questo che non la sentiamo nostra. Pensiamo che ci spetti senza se e senza ma.
Non abbiamo conosciuto le crudeltà degli imperi prima e degli stati secolari poi. L’illuminismo e la rivoluzione francese hanno aperto la strada alla democrazia in Europa, così come oggi noi la conosciamo.
Ma cos’è la democrazia? Democrazia è l’antitesi di fascismo. Democrazia è libertà.
Il nostro compito è quello di educare i giovani alla libertà, e quindi alla democrazia.
Quello che oggi appare consolidato, domani potrebbe svanire.
Non possiamo e non dobbiamo permettere questo.
La libertà ci spetta.