Impara l’arte e…Povera Italia
Mi chiamo Marianna e sono una studentessa di storia dell’ arte vicina al termine del percorso universitario. Come potrà immaginare sono molto preoccupata per quello che mi aspetta dopo la laurea perchè, pur abitando nel Luogo più ricco in termini di patrimonio storico-artistico, l’ Italia non sembra essere un Paese per esperti in questo settore. Questo rifiuto, o peggio ancora un atteggiamento di indifferenza, si percepisce in molteplici occasioni che vanno dalla politica ai luoghi comuni. A proposito di questi ultimi, vorrei segnalarle uno spot pubblicitario di una nota ditta di elettrodomestici che mi ha fatto perdere la pazienza. Tale pubblicità mostra una deliziosa coppetta di tiramisù con al di sotto di un titolo che recita: “Non serve una laurea per conservare le tue opere d’ arte, basta un frigorifero *****: condizioni ottimali in ogni vaso”.Nessuno avrebbe fatto un simile gioco di parole su medici, ingegneri o qualsiasi altra categoria ed è davvero triste assistere nel 2020 ad un tale pressappochismo in questione di beni storici artistici. Se tali luoghi comuni sono ancora così duri a morire, sarà perchè, come diceva Roberto Longhi, la storia dell’ arte è la Cenerentola dei curricula scolastici dato che è pressoché esclusa dalla quasi totalità degli indirizzi di studio? Pubblicità del genere si possono spiegare perchè, forse, capita di vedere siti culturali chiusi per mancanza di personale e dunque ci vien da pensare che le cose fondamentali sono altre in tempi di crisi? Quando la storia dell’ arte raggiungerà la dignità che si merita ci guadagneremo tutti, e non solo noi studiosi del settore, in termini di civiltà per acquisire la necessaria consapevolezza del valore inestimabile del nostro patrimonio storico artistico. Le allego la pubblicità di cui le parlavo. Marianna Paci, 23 anni, Urbania (Pesaro -Urbino)