La spiaggia d’inverno (piena di rifiuti e plastica)

La seconda metà di Novembre, sulla costa dell’Alto Lazio, violente mareggiate si sono abbattute su centri come Santa Marinella, Civitavecchia, Tarquinia. Passato il maltempo, il mare si è ritirato lasciando sulla spiaggia tracce tristi ed evidenti di quanto era accaduto.

In una passeggiata al Lido di Tarquinia, i primi di dicembre, ho sentito davvero lo sconforto prendere il sopravvento. La spiaggia piena di mucchi di legni e cannucce, tra i quali emergevano rifiuti di ogni tipo, ma principalmente di plastica: bottiglie, vasi, tappi, scatolette… e poi i soliti, numerosissimi bastoncini dei cotton fioc, i filtrini provenienti dall’ impianto di depurazione in prossimità della foce del Sele che ancora infestano la sabbia, e tanto, tanto altro.

In tv e sui giornali sentiamo spesso di parlare dell’inquinamento, della necessità di ridurre i rifiuti, dell’esigenza di limitare l’utilizzo della plastica… ma è solo trovandosi davanti a simili scempi ambientali che ci si rende conto davvero delle dimensioni del problema.

Invito chiunque non l’abbia mai fatto a dedicare qualche ora alla pulizia della spiaggia… un tratto di spiaggia a caso, tanto le aree sporche sono ovunque. Ad ogni rifiuto rimosso, sentirete aumentare la consapevolezza del problema, e capirete quanto le lamentele delle persone comunemente definite “ambientaliste” non sono campate in aria. Provare per credere.