Si vincono le elezioni, ma dove sono i giovani?
“Un paese in cui i giovani non votano non ha futuro”
Sembra sia stato questo il titolo più gettonato dai vari giornali all’indomani delle elezioni siciliane che hanno portato alle urne solo il 46,76% dei votanti.
Beh di certo la restante parte non sarà rappresentata da soli giovani, mi è facile pensare a tutti i disillusi anche di età “matura” che hanno disertato la cabina elettorale, ma non si può non osservare che la frazione giovane votante si è ridotta ancora una volta ai minimi termini. E questo trend credo sia destinato solo a peggiorare in vista delle prossime elezioni nazionali.
Ma perché la politica odierna non riesce a fare breccia nei cuori dei giovani?
Troppo facile etichettare tutto, come spesso si fa, con un qualunquismo figlio di un disinteresse ormai radicato ed inestricabile. Il problema è più profondo.
Giorgio Gaber cantava “Ma qual è la destra, qual è la sinistra?” E credo sia questo il principio di tutto: la mancanza di ideali veri, puri. Questa assenza di progetti ne determina l’impossibilità di condividerli, e di riflesso l’impossibilità di rispecchiarsi in uno schieramento politico. È infatti evidente come buona parte dei partiti oggi non abbia un programma politico definito e a lungo raggio, ma solo idee spicciole e di immediato utilizzo. Ai giovani serve il fuoco della politica, e non la tenue fiamma degli interessi. Ma questo fuoco, ad oggi, nessuno sembra capace di appiccarlo e alimentarlo. E allora nel migliore dei casi si sceglie il meno peggio, oppure, si decide di non scegliere e le due cose non sono poi così lontane. E potrei aggiungere la mia personale esperienza, disorientato dinanzi ad un mercato di partiti quasi tutti senza idee e progettualità, nei quali faccio davvero molta fatica a riconoscermi. Ed è assurdo provare questi sentimenti in un paese democratico.
Quindi, per chiudere questo articolo, i giovani non sono distratti dai social, videogiochi o serata in discoteca, sono semplicemente stanchi di una politica di palazzo completamente scollegata dai problemi reali, votare rappresenta l’unica via di fuga, ma quando si ha qualcosa o qualcuno in cui credere.
Ps. Che poi non è così vero che tutti i giovani sono disillusi dalla politica, Genovese jr, figlio di Francantonio ha racimolato (si fa per dire) più di 17mila voti… ai posteri l’ardua sentenza…