Come sono finita a lavorare in Francia (quasi per caso) 1a parte

Se guardo indietro, all’inizio di questa storia, tutto sembra incredibile ed allo stesso tempo come legato da un invisibile filo rosso, da una logica meccanica. Doveva andare cosi! Dovevo percorrere quel sentiero, dovevo fare quelle cose! Ora alla luce dei fatti, tutto prende una sua logica.
Mi rivedo all’epoca, tra i banchi di scuola delle medie, quando la professoressa di francese che entrava nella classe, con un’aria di superbia, da "Signorina Rottermeier", la bocchina a culo di gallina, cattivissima, odiosa, ed a chiedermi, perché cavolo mia madre m’avesse iscritta a francese, piuttosto che ad Inglese dove il prof era più cool, dove c’erano metà dei miei compagni.Passate le medie, pero, poco alla volta il francese, la Francia, la storia della Francia, la cultura,l’arte francese, divenne una parte prepotente ed intrigante del mio percorso di studio e di conoscenza personale. In principio, scelsi le scuole Magistrali, ma poi arrivati i 18 anni decisi di dare un drastico cambiamento al corso della mia vita. Scesi da quel treno e decisi di andare all’Artistico. Sin da piccolina nutrivo un vero amore per il mondo dell’arte, della creatività, della fantasia. La matita era (ed è) la mia naturale prolungazione della mano, i colori sono i miei vestiti, l’inchiostro il mio sangue, il foglio di carta la mia pelle. Senza contare il mio amore smisurato per i Manga, i Comics, per i fumetti italiani ecc, le mie ore passate all’annuale Lucca Comics&Games. Per cui questa decisione, quella decisione di fare finalmente di questo grande amore, il mio mestiere, iniziando con l’artistico fu il primo passo della vera grande rivoluzione della mia vita. Andai all’Artistico, poi all’Accademia delle Belle Arti, poi feci la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze. Finito tutto questo, mi ritrovai un giorno, per caso, a chiacchierare per internet con altra gente con la mia stessa passione. Tra questi, c’era uno sceneggiatore amatoriale che cercava un disegnatore per un suo progetto. Cominciai a parlare con lui di tavole a fumetti e fumettisti che amavamo entrambi ed oggi sono 8 anni che stiamo insieme!
Indovinate un po’ dove abitava costui? Ebbene si, in Francia!:D
In principio fu un delirio, perché ci si vedeva un mese si e un tre no, a volte salivo io in Francia, altre era lui che scendeva a Carrara.
Il 26 dicembre 2010, decisi di rimanere in Francia per sempre!
Qui in Francia dopo un periodo di assestamento ed adattamento, frequentai prima un corso di lingua. In Francia è obbligatorio, come arrivi ti fanno un test di lingua francese, presso degli organi statali, a seconda del tuo livello, ti mandano al corso giusto. Ora avendo fatto tanto francese, in passato, ero avvantaggiata, ma chiaro un conto è il francese scolastico, un conto quello reale.
Dopo di che mi hanno aiutato a sistemare il curriculum. Qui in Francia, tutto, ma proprio tutto quello che hai fatto, studiato, lavorato o anche le azioni benevole, fanno curriculum, per cui anche le mie magistrali non finite sono prese in conto. C’è un organo statale, il Pole Emploi, che gestisce tutto il mondo lavorativo, ti aiutano veramente tantissimo. A chiunque si rivolge ad essi, specie se cerca lavoro, viene affidato un incaricato che ti seguirà fino a quando troverai il lavoro giusto. Ti aiuta a formulare le lettere di motivazione, ti aiuta a capire come consultare il dossier del lavoro che ameresti fare ecc.. Cosi, ho scoperto che ero perfetta per fare l’ANIMATRICE PERISCOLAIRE ET CENTRE DE LOISIRS.
Che cos’è questa professione? Lo scoprirete la prossima puntata! XD