Distrutto lo splendore della natura
Firenze, 24 maggio 2016. Un cipresso maestoso, un monumento verde. Qualcuno aveva paura che un uragano glielo facesse cascare sulla casa. Le Autorità competenti, che evidentemente tutelano l’ambiente e il paesaggio con passione non proprio travolgente, non si sono pronunciate sulla sua reale pericolosità e infatti il Comune di Firenze, competente dal punto di vista autorizzativo, si è limitato a “dare il permesso” per abbatterlo, facendo la parte di Ponzio Pilato.
Lui, il grande cipresso, era ancora fortissimo, anche a detta dei suoi carnefici armati di motosega. Ma il Popolo (assemblea condominiale) come sempre aveva scelto Barabba. Oggi l’opportunismo degli umani ha distrutto in 60 minuti uno splendore che la natura aveva nutrito per 60 anni. Dolore e rabbia.