Il lavoro c’è ed è facile trovarlo e la mia esperienza lo dimostra

Ci tengo a raccontare la mia storia, molto semplice e banale. Spesso mi ritrovo a leggere di concittadini italiani che non trovano lavoro, che cercano di sopravvivere più che vivere in un paese che l’ha abbandonato oppure costretti ad emigrare in altri paesi migliori e più evoluti per soddisfare le legittime ambizioni di carriera. Mi ritrovo con grande stupore a non aver vissuto minimamente questa situazione, senza aver alcun talento o capacità particolare, semplicemente dopo aver seguito un normale iter scolastico e fatto il proprio dovere, senza conoscenze e aiuti particolari. Aggiungo che, oltre a me, molti miei coetanei si sono tranquillamente ritrovati nella stessa situazione.

Mi sono laureato fuoricorso, con un voto medio-basso, dopo qualche mese dalla laurea ho seguito un corso di formazione gratuito nel settore informatico che mi è stato suggerito tramite e-mail sul mio account universitario. Era un corso di formazione come ce ne sono tanti, finanziati dalle aziende e finalizzato all’assunzione. Dopo 8 settimane di formazione ho iniziato i 6 mesi di stage, insieme a tutti gli altri colleghi del corso. Dopo lo stage siamo stati tutti regolarmente assunti, chi con contratti di apprendistato, chi con indeterminato. Da quando sono entrato pochi mesi fa, il numero di assunzioni è continuato ed ho constatato una richiesta del settore molto alta ed in crescita.

Ora, mi domando e dico: come è possibile che ci sia tutta richiesta dalle aziende di informatica e contemporaneamente ci sia un tasso di inoccupazione così alto, sia tra i giovani che i meno giovani? Ci sono richieste di programmatori, analisti di dati, cybersecurity e tanto altro. Sono richieste lauree di tutti i tipi, tutte quelle scientifiche, ma anche economia, filosofia e varie materie umanistiche. Potrebbe essere un’anomalia del settore informatico, ma so per certo che anche gli ingegneri meccanici sono estremamente richiesti. Tempo fa seguii una conferenza tenuta da piccoli e medi imprenditori che raccontavano i loro problemi di crescita perchè non trovavano persone da assumere in vari settori.

Nella mia testa qualcosa non torna. Non torna quando vedo centinaia di annunci da parte di HR Recruiter che cercano disperatamente elementi da allocare. Non torna quando parlo con ragazzi regolarmente iscritti all’università e con ottimi voti, ma non hanno pensato agli sbocchi lavorativi post laurea. Non torna quando le persone vanno all’estero a guadagnare anche bene, ma il costo della vita è talmente alto che con un quarto dello stipendio sarebbero ricchi a casa propria.

Se vuoi fare un determinato lavoro che ami tanto, cosa assolutamente legittima, non è detto che sia disponibile in un determinato paese, qualunque esso sia. Se vuoi andare a vivere in un determinato paese o restare nel tuo, bisogna informarsi quali sono le figure richieste in quel periodo e cercare la più consona alle proprie capacità, altrimenti si emigra. Penso di scoprire l’acqua calda dicendo questo.

Per farla breve, penso che molte persone non abbiano reale cognizione della realtà, che amino lamentarsi più che informarsi e dare la colpa a qualunque cosa piuttosto che attuare delle scelte e migliorare consapevolmente la propria situazione. Forse sono troppo duro ed ho una visione ristretta delle cose, ma ho scritto solo quel che vedo nel quotidiano da anni, spero di non aver offeso nessuno. Ora torno a lavoro che svolgo con piacere e mi diverte. Probabilmente non farò mai la vita di Dan Bilzerian e non sarò mai famoso, ma sinceramente preferisco vivere nel mondo reale, quello fatto di affetti e formazione di sé. Non sarà l’unico dei mondi possibili, ma sicuramente è tra i migliori.