Il punto di vista di Spelacchio [Filastrocca esilarante]

JE SUIS SPELACCHIO

Scusate, mi permetto, son Spelacchio,
quello che tutti dite che son racchio.
È un pezzo che va avanti questa storia
e allora vi rinfresco la memoria:

Son nato sano in cima ad una vetta
lassù, dove la terra tocca il cielo.
Vivevo in pace, crescevo senza fretta,
amavo il sole e non temevo il gelo.

Avevo tanti amici tutto intorno:
l’acqua, la neve, il vento, cervi e uccellini,
non ero solo mai la notte e il giorno,
davo rifugio agli scoiattolini.

Semplice ma felice era la vita.
Trascorrevo il mio tempo, spensierato,
senza saper che sarebbe finita
all’improvviso, con un vile agguato.

Fin troppo facile la vostra guerra:
siete arrivati, un gruppo bene armato,
mi avete poi strappato alla mia terra
e in un ambiente ostile deportato

Io sono un profugo, sono un prigioniero
e sto morendo ucciso senza appello.
Ma con quale coraggio, per davvero,
vi lamentate che non sono bello!

Mi avete riempito con ste palle
che, state certi, a me non son gradite.
Perchè piuttosto non pensate a quelle
di cui continuamente vi nutrite?

Tutto per festeggiare sto natale
che è più pagano assai d’un carnevale!
La bellezza per voi è solo apparenza
ma, quella vera, sta nell’innocenza.

(Muso Rosso 2017)